01 Febbraio

01 Febbraio – 19 Gennaio secondo l’antico calendario della Chiesa

 1. VENERABILE MACARIO IL GRANDE



San Macario il Grande era un egiziano e uno dei contemporanei più giovani di Sant’Antonio il grande. Suo padre era un prete. Per obbedienza ai suoi genitori, Macario si sposò. Tuttavia, sua moglie morì poco dopo e lui si ritirò nel deserto dove trascorse sessant’anni nel lavoro e nella lotta, sia internamente che esternamente, per il Regno dei Cieli. Riuscì così tanto a purificare la sua mente dai pensieri malvagi e il suo cuore che Dio gli concesse l’abbondante dono di operare miracoli tanto da far risorgere persino i morti dalle tombe. La sua umiltà stupiva sia gli uomini che i demoni. Un demone una volta gli disse: “C’è una sola cosa in cui non riesco a vincerti. Non è il digiuno, perché non mangio nulla. Non sono le veglie, perché non dormo mai”. “Ma cos’è?” chiese Macario. “La tua umiltà” rispose il demone. Macario diceva spesso a Pafnuzio, suo discepolo: “Non giudicare nessuno e sarai salvato”. Macario visse fino a novantasette anni. Nove giorni prima della sua morte, Sant’Antonio e San Pacomio gli apparvero dall’altro mondo e lo informarono che sarebbe morto entro nove giorni, cosa che accadde. Inoltre, prima della sua morte, Macario ebbe una visione in cui un cherubino gli rivelò il beato mondo celeste, lodò il suo impegno e la sua virtù e gli disse che era stato mandato per portare la sua anima nel Regno dei Cieli. Morì nell’anno 390 d.C.

2. VENERABILE MARCARIO D’ALESSANDRIA

Macario nacque ad Alessandria e, dapprima, fu venditore di frutta. Fu battezzato a quarant’anni e appena battezzato si ritirò subito per condurre una vita ascetica. All’inizio, insieme a Macario il Grande, era un discepolo di Sant’Antonio. Successivamente divenne abate del monastero chiamato Celle, situato tra Nitria e Scete. Era un po’ più giovane di Macario il Grande e visse anche più a lungo. Visse fino a più di cento anni. Tormentato dalle tentazioni demoniache, soprattutto dalla tentazione della vanità, umiliò se stesso con le fatiche più rigorose e con la preghiera incessante, elevando costantemente la sua mente verso Dio. Una volta un fratello lo vide riempire un cesto di sabbia, portarlo in salita e svuotarlo. Stupito, il fratello gli chiese: “Cosa stai facendo?” Macario rispose: “Sto tormentando il mio aguzzino”, cioè il diavolo. Morì nell’anno 393 d.C.

3. SAN ARSENIO, VESCOVO DI CORFÙ

Arsenio ha ampliato e strutturato il Rito del Sacramento della Santa Unzione [Unzione con Olio] nella sua forma attuale. Morì nell’anno 959 d.C. Le sue reliquie riposano nella chiesa cattedrale di Corfù.

4. SAN MARCO, ARCIVESCOVO DI EFESO



Marco era famoso per la sua coraggiosa difesa dell’Ortodossia al Concilio di Firenze (1439 d.C.) nonostante l’imperatore e il Papa. Morì pacificamente nell’anno 1452 d.C. Sul letto di morte, Marco implorò Gregorio, suo discepolo, e più tardi il glorioso Patriarca Gennadio, di stare attenti alle insidie ​​dell’Occidente e di difendere l’Ortodossia.

5. IL BEATO TEODORO, “FOLLE PER CRISTO” DI NOVGOROD

Prima di morire, Teodoro correva su e giù per le strade gridando a tutti: “Addio, vado lontano!” Morì nell’anno 1392 d.C.

Inno di lode

SAN MACARIO IL GRANDE

In Egitto, nel deserto
regnava il Grande amato
tra i semplici monaci,
come nel regno dei santi.
San Macario era
tra loro come un cherubino.
In ogni buona azione
era un esempio per i monaci.
Macario si ammalò:
per lui, un monaco andò a cercare fragole,
andò, le trovò e le portò
per lenire il dolore del suo anziano.

Macario non voleva prenderne parte,
disse: “C’è un fratello più malato.
Portagliele; questo dono è
più necessario a quel fratello”.

Il secondo fratello malato pianse e
disse al portatore del dono: “Perdonami!
Ma il mio vicino è più bisognoso
di questa carità di me”.

Il portatore del dono portò via il dono
e lo diede a quel vicino,
questo lo diede a un terzo
e quello a un quarto; tutto in ordine.
Di cella in cella,
e di fratello in fratello,
fino all’ultimo che con le fragole
andò alla porta di Macario!

“Ecco, Padre, sei malato!”
Macario cominciò a piangere,
vedendo questo meraviglioso amore fraterno –
né voleva mangiarne.
Le versò sulla sabbia calda,
e rese grazie a Dio,
che il deserto morto e arido,
per amore, divenne il Paradiso.

Un fratello ama più suo fratello
che se stesso:
“O Signore, il dono è questo,
il dono dell’amore, il dono di Te!”

Riflessione

Gli esempi di miti che sopportano gli assalti come quelli che troviamo nei Santi Padri sono semplicemente sorprendenti. Tornando una volta dal sentiero della sua cella, Macario il Grande vide un certo ladro rimuovere le sue cose dalla sua cella e caricarle su un asino. Macario non gli disse nulla ma cominciò ad aiutarlo a caricare comodamente tutte le cose sull’asino, dicendo tra sé: «Non abbiamo portato nulla al mondo» (1 Timoteo 6,7). Un altro anziano, quando i ladri gli rubarono tutto dalla cella, si guardò intorno, notò che non avevano preso un fagotto con del denaro che era nascosto da qualche parte, e subito prese questo fagotto, chiamò i ladri e diede loro anche quello. Ancora una volta, un terzo anziano si imbatté nei ladri mentre stavano derubando la sua cella e gridò loro: “Presto, affrettatevi prima che arrivino i fratelli, affinché non mi impediscano di adempiere i comandamenti di Cristo”. «A chi prende ciò che è tuo, non chiederlo indietro» (S. Luca 6,30).

Contemplazione

Contemplare il Signore Gesù come Sale della terra:

1. Come Sale che dà sapore a questa vita in generale;

2. Come il Sale che preserva dalla putrefazione l’umanità, la quale altrimenti sarebbe totalmente putrefatta da un capo all’altro della sua storia;

3. Come il sale della mia vita.

Omelia

Sulla vittoria sul mondo

«Nel mondo avrete tribolazioni, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo» (San Giovanni 16,33).

Il Solo e l’Unico, il Conquistatore del Mondo, con queste parole insegna ai Suoi seguaci a non aver paura del mondo. In effetti, il mondo appare molto forte; tuttavia, Colui che ha creato il mondo non è forse più forte del mondo? Il mondo è molto spaventoso per chi non sa che Dio governa il mondo e che ha l’autorità di mantenerlo in esistenza finché vuole e di riportarlo nella non-esistenza ogni volta che vuole. Ma, per chi lo sa, il mondo non fa paura.

Rispetto a Cristo Signore, questo mondo è come un tessuto intrecciato della stessa debolezza; mentre in Cristo Signore non c’è una sola debolezza. Per chi non lo sa, il mondo fa paura e chi lo sa, non ha paura del mondo. Il mondo ci ha prestato un corpo e per questo vuole acquisire la nostra anima. Come può il mondo sopraffarci se ci ergiamo come soldati del Conquistatore del mondo?

Il Conquistatore del mondo ci dà le armi per la battaglia. Con il suo esempio, ci insegna come combatterlo, rivela il nemico nascosto, ci mostra la via dell’attacco e della ritirata, ci tiene con la sua mano, ci protegge sotto la sua ala protettrice, ci nutre con il suo corpo vivificante e altro ancora. ci incoraggia gridando: “Fatevi coraggio!” Fratelli, cosa potrà fare allora il mondo quando la sua sconfitta sarà suggellata dalla vittoria di Cristo?

O Signore, Conquistatore del mondo e il nostro comandante vittorioso, sii sempre vicino a noi affinché non ci spaventiamo e guidaci, affinché possiamo essere sempre vicini a Te nel cuore, nella mente e nell’anima.

image_pdfimage_print