ISAIA

ἀββᾶς Ἡσαΐας

1. Abba Isaia disse: “Niente è così utile al principiante come gli insulti. Il principiante che sopporta gli insulti è come un albero che viene innaffiato ogni giorno”.

2. A coloro che stavano iniziando bene, mettendosi sotto la direzione dei santi Padri, disse anche: “Come con la tintura di porpora, la prima colorazione non si perde mai”. E ancora: “Come i giovani germogli sono facilmente ricacciati e piegati, così è per i principianti che vivono nella sottomissione”.

3. Disse anche: “Il principiante che passa da un monastero all’altro è come un animale che salta di qua e di là per paura della cavezza”.[1]

4. Disse anche che quando c’era un’agape e i fratelli mangiavano in Chiesa e parlavano tra loro, il sacerdote di Pelusia li rimproverò con queste parole: “Fratelli, fate silenzio. Ho visto infatti un fratello che mangiava come voi e beveva tante coppe quante voi e la sua preghiera saliva come fuoco alla presenza di Dio”.

5. Di Abba Isaia si dice che un giorno prese un cesto, andò e disse al padrone: “Dammi un po’ di grano”. Quest’ultimo rispose: “Hai portato il raccolto, padre?” Egli rispose: “No”. Il padrone gli disse: “Come puoi aspettarti di ricevere del grano, se non hai raccolto?”. Così l’anziano gli disse: “Allora, se uno non lavora, non riceve il salario?”. Il padrone rispose: “No”. A quel punto l’anziano se ne andò. Vedendo ciò che aveva fatto, i fratelli si inchinarono davanti a lui, chiedendogli di dire loro perché aveva agito così. L’anziano disse loro: “L’ho fatto come esempio: chi non ha lavorato non riceverà la ricompensa da Dio”.

6. Lo stesso Abba Isaia chiamò uno dei fratelli, gli lavò i piedi, mise una manciata di lenticchie nella pentola e gliele portò appena bollite. Il fratello gli disse: “Non sono cotte, Abba”. L’anziano rispose: “Non basta aver visto il fuoco? Solo questo è una grande consolazione”.

7. Disse anche: “Quando Dio vuole avere pietà di un’anima e questa si ribella, non sopportando nulla e facendo la propria volontà, allora le permette di soffrire ciò che non vuole, affinché possa cercarLo di nuovo”.

8. Ha anche detto: “Quando qualcuno vuole rendere male per male, può ferire l’anima del suo fratello anche con un solo cenno del capo”.

9. Lo stesso Abba Isaia, quando qualcuno gli chiese cosa fosse l’avarizia, rispose: “Non credere che Dio si prenda cura di te, disperare delle promesse di Dio e amare la vanagloria”.

10. Gli fu anche chiesto cosa fosse la calunnia ed egli rispose: “È l’ignoranza della gloria di Dio e l’odio verso il prossimo”.

11. Gli fu anche chiesto che cos’è l’ira e rispose: “Litigare, mentire e ignorare”.


[1] Fune che serve a legare per il capo una bestia, per lo più alla mangiatoia.

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