ELIA

ELIA

1. Abba Elia disse: «Per parte mia, temo tre cose: il momento in cui la mia anima lascerà il corpo, e quando comparirò davanti a Dio, e quando sarà pronunciata la sentenza contro di me».

2. Gli anziani dissero di Abba Agatone ad Abba Elia, in Egitto: “È un buon padre”. L’anziano rispose loro: “In confronto alla sua generazione, è buono”. Gli chiesero: “E cos’è in confronto agli antichi?”. Egli diede loro questa risposta: “Vi ho detto che in confronto alla sua generazione è buono, ma per quanto riguarda quella degli antichi, a Scete ho visto un uomo che, come Giosuè, figlio di Nun, poteva fermare il sole nel cielo”. A queste parole rimasero stupiti e resero gloria a Dio.

3.  Abba Elia, il diacono, disse: “Che cosa può fare il peccato dove c’è penitenza? E a che serve l’amore dove c’è orgoglio?”

4. Abba Elia disse: “Ho visto uno che portava un otre di vino sotto al braccio e, per far arrossire i demoni, poiché era una fantasia, ho detto al fratello: ‘Per la tua carità, togliti il ​​mantello’. Si è tolto il mantello e non si è trovato con nulla in mano. Dico questo affinché non crediate nemmeno a ciò che vedete o sentite. Anzi, osservate i vostri pensieri e fate attenzione a ciò che avete nel cuore e nello spirito, sapendo che i demoni mettono in voi idee per corrompere la vostra anima facendole pensare a ciò che non è giusto, per distogliere il vostro spirito dalla considerazione dei vostri peccati e di Dio”.

5. Disse anche: “Gli uomini rivolgono la loro mente o ai loro peccati, o a Gesù, o agli uomini”.

6. Disse anche: “Se lo spirito non canta insieme al corpo, la fatica è vana. Chi ama la tribolazione otterrà in seguito gioia e pace”.

7. Disse ancora: “Un anziano viveva in un tempio e i demoni vennero a dirgli: ‘Lascia questo posto che ci appartiene’, e l’anziano rispose: ‘Nessun posto ti appartiene’. Poi cominciarono a spargere le sue foglie di palma, una per una, e l’anziano continuò a raccoglierle con perseveranza. Poco dopo il diavolo gli prese la mano e lo trascinò verso la porta. Quando l’anziano arrivò alla porta, afferrò l’architrave con l’altra mano gridando: “Gesù, salvami”. Immediatamente il diavolo fuggì via. Allora l’anziano cominciò a piangere. Allora il Signore gli disse: «Perché piangi?» e il vecchio rispose: ‘Perché i demoni hanno osato afferrare un uomo e trattarlo in questo modo’. Il Signore gli disse: «Sei stato negligente. Non appena ti sei rivolto di nuovo a me, vedi che ero accanto a te». Dico questo perché è necessario affrontare grandi sofferenze e chiunque non lo faccia, non può venire al suo Dio. Poiché egli stesso fu crocifisso per noi”.

8. Un fratello che praticava l’esichia nel monastero della grotta di Abba Saba andò da Abba Elia e gli disse: “Abba, dammi una regola di vita”. L’anziano rispose al fratello: “Ai tempi dei nostri predecessori si dava grande importanza a queste tre virtù: povertà, obbedienza e digiuno. Ma tra i monaci di oggi prevalgono l’avarizia, la fiducia in sé stessi e una grande cupidigia. Scegli quella che preferisci”.

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