ERACLIO

ERACLIO

1. Un fratello che era stato assalito dal diavolo si sfogò con Abba Eraclio. Questi gli raccontò quanto segue per confortarlo: “un anziano aveva un discepolo che per molti anni gli aveva obbedito in tutto. Un giorno, mentre era assalito dal diavolo, si prostrò davanti all’anziano, dicendo: ‘Lasciami diventare monaco solitario’. L’anziano rispose: ‘Esplora la zona e ti costruiremo una cella’. Così trovarono un posto a un miglio di distanza. Andarono lì e costruirono la cella. L’anziano disse al fratello: ‘Quello che ti dico di fare, fallo. Ogni volta che sei afflitto, mangia, bevi, dormi; solo non uscire dalla tua cella fino a sabato; poi vieni a trovarmi’. Il fratello trascorse due giorni secondo questi ordini, ma il terzo giorno, preda dell’accidia, disse tra sé e sé: ‘Perché l’anziano ha disposto questo per me?’ Alzatosi, cantò molti salmi e, dopo il tramonto, mangiò, poi andò a sdraiarsi sulla sua stuoia per dormire. Ma vide un Etiope disteso lì che digrignava i denti contro di lui. Spinto da grande paura, corse dal vecchio, bussò alla sua porta e disse: ‘Abba, abbi pietà di me, apri la porta’. L’anziano, vedendo che non aveva obbedito alle sue istruzioni, non aprì fino al mattino, molto presto; poi aprì e lo trovò fuori che lo implorava di aiutarlo. Allora, pieno di pietà, lo fece entrare. L’altro disse: ‘Padre, ho bisogno di te; sul mio letto ho visto un Etiope nero, mentre stavo andando a dormire’. L’anziano rispose: ‘Hai sofferto questo perché non hai osservato le mie istruzioni’. Allora, secondo le sue capacità, gli insegnò la disciplina della vita solitaria e in breve tempo divenne un buon monaco.

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